projets | Viabizzuno progettiamo la luce

la vicenda umana e professionale di osvaldo borsani, architetto, designer e infine imprenditore dal 1953 con il fratello fulgenzio, abbraccia un pezzo di storia dello stile del vivere italiano. la sua esperienza rappresenta il ‘modo italiano’ di integrare all’architettura le arti e le discipline. insieme ai grandi protagonisti del tempo, osvaldo e i suoi compagni hanno reso l’italia la più fertile piattaforma fisica mondiale del design. borsani sviluppa una storia lunga cinque generazioni. nell’obiettivo di mettere in piena luce la complessità della sua opera, siamo stati chiamati a collaborare al progetto di una importante retrospettiva, all’interno della triennale muzio, a cura di norman foster e tommaso fantoni. tommaso fantoni scrive: ‘insieme a mario nanni abbiamo dato luce a questa visione di progetto totale che partendo dall’architettura passa al prodotto, al disegno, all’illuminazione stessa, all’impresa. ho incontrato mario una prima volta in studio a poche settimane dall’allestimento, ma sono bastati pochi minuti per capirci e una successiva visita notturna allo spazio della triennale per consolidare il progetto. osvaldo, norman, mario: progettisti di generazioni diverse e ambiti complementari, uniti dalla rarissima qualità di essere imprenditori delle proprie idee, sempre attenti a dissolvere le barriere fra le arti, a spingere il limite un po’ oltre, sempre indissolubilmente legati alla qualità e alla curiositas, anima di ogni progettista’ uno spalto continuo in legno chiaro si dispiega su tutto il piano terra della curva della triennale. posti in ordine cronologico, i diversi oggetti e manufatti determinano una fitta, variata partitura di forme e altezze. l’architetto fantoni e sir foster lasciano che il sole entri dalle grandi finestre a tre metri d’altezza. le lensoptica amp composte da microlenti, sviluppate con lo studio david chipperfield e ingegnerizzate con lo studio arup di berlino, coniugano alta efficienza e accurato controllo direzionale della luce, permettendo che essa si diffonda uniformemente, senza provocare abbagliamenti o ombre doppie, senza prevalere, anzi confluendo nella luce naturale.