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chivelstone house
lieu:devon, inghilterra
projet:peter zumthor
acheteur:living architecture
projet éclairage:peter zumthor, mario nanni
photo:jack hobhouse
secular retreat, la casa di peter zumthor a chivelstone in gran bretagna, offre agli ospiti la possibilità di percepire delicatamente il tempo che scorre dall’alba al crepuscolo. la casa, dopo dieci anni di progettazione, è l’ottava ed ultima proprietà della pionieristica serie di abitazioni di living architecture. è il primo progetto di peter zumthor in terra britannica ed è un distillato dell’ossessione di una vita dell’architetto per il paesaggio e per la storia. l’architetto, parlando della casa, fa riferimento al saggio del filosofo tedesco martin heidegger ‘costruire, abitare, pensare’ ed in particolare al simbolo del ponte: ‘c’è una meravigliosa solidarietà tra architettura e paesaggio. talvolta il paesaggio ha bisogno del tocco umano per diventare davvero meraviglioso. ho visto che avevamo il potenziale per realizzare qualcosa qui che potesse appartenere al paesaggio nel senso heideggeriano del termine’. i muri e il tetto sono straordinariamente spessi, il cemento è battuto a mano, posizionato strato su strato come i cerchi che indicano gli anni degli alberi e che zumthor descrive come ‘un blocco, un altro blocco e un tetto, sorretto da cinque colonne’ – tre all’interno e due all’esterno. il viale d’ingresso è segnato dalla lampada campanula, fiore che emerge dalla vegetazione e fa da luce guida per il visitatore. appena si varca la soglia, tre candele di vals brillano sopra l’ospite, mentre nel soggiorno alto più di quattro metri ci si abbandona sui divani disegnati dal maestro, per ascoltare musica o per leggere un libro alla luce morbida e puntuale della fiore terra. volgendo lo sguardo alle colline, oltre la struttura in cemento e vetro monolitica e trasparente, i faretti maniglia argento hacca illuminano i pini di monterey, mentre le campanula in alluminio brunito, nascoste tra gli arbusti, mostrano il passaggio che conduce all’ingresso. vello, una struttura leggera d’ottone e cristallo, eterea, preziosa, rivestita di lana shetland, è sospesa sopra il tavolo in legno lungo quasi tre metri. la lampada ritiro fornisce una morbida luce al piano di lavoro in zinco. zumthor ha disegnato per l’uomo all’interno della casa di chivelstone ogni singola lampada, dalla versione led di linee per i bagni, ai faretti maniglia per rischiarare gli alberi. la villa ricorda il progettare di palladio, ma con un’etica nettamente più egualitaria. ‘egli costruiva in campagna per l’aristocrazia, creando posti in cui rilassarsi, celebrare il paesaggio e trascorrere una vita lontana dalla città. come funzione, è molto simile, ma ora non è per l’aristocrazia, è per le persone come noi’, scrive zumthor. l’importante è che l’architettura esprima ‘una presenza forte e materica’.

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