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clinica alma
luogo:paris, france
progetto:wonderland productions, frédéric guillerme, alexander sachce, sébastien chabbert
progetto illuminotecnico:paul bakis
nei pressi della senna e del ponte dell'alma, questo prestigioso appartamento in stile haussmann ospita uno splendido studio ortodontistico. l'autenticità dei luoghi si è conservata nel tempo grazie alla testimonianza dei rivestimenti in legno e delle modanature, valorizzata da una discreta luce nascosta. il progetto verte sul recupero e la valorizzazione di questi aspetti dell'ambiente: mantenere la tipicità del carattere domestico del luogo pur avendone cambiato la destinazione d'uso. la funzione di cura, unita ad una tecnica innovativa, necessita di trasmettere un'immagine d'avanguardia e di precisione, pertanto si è scelto di comunicare attraverso la luce questa doppia valenza dello spazio: la modernità e l'essenzialità che si addicono ad una clinica all'avanguardia e la sobrietà e la pulizia formale che mettono comunque in risalto la bellezza originaria dell'appartamento. la parte clinica è stata trattata prescindendo dal dettaglio. nelle intenzioni progettuali si voleva ottimizzare questo spazio luminoso per conferirvi un'atmosfera distensiva, lontana dal solito luogo comune che accompagna le sensazioni tipiche degli studi dentistici. all'interno di un immenso ingresso, l'area reception è contraddistinta da un volume molto contenuto, come una cassa di materiali sospesa, accentuata da un'illuminazione verso il basso. il passaggio verso la sala d'attesa è caratterizzato dagli apparecchi illuminanti vela utilizzati allo scopo di inondare il percorso con un bianco puro che evidenzi la pulizia formale dell'intervento senza però lasciare spazio ad alcuna aggressività della luce. il disimpegno che conduce verso le varie stanze adibite a laboratorio è contraddistinto da volumi laccati di bianco molto ritmati e valorizzati dai corpi illuminanti c2 che illuminano il pavimento e il soffitto. qui tutto è in contrasto, in voluto gioco tra ombre e luci. stile haussmann: da georges eugène haussmann funzionario, politico e urbanista francese, più conosciuto con il nome di barone haussmann. il titolo nobiliare gli fu attribuito da napoleone III, per il quale tra il 1853 e il 1870 rinnovò parigi, che prima del suo intervento mostrava ancora un assetto medioevale. l'imperatore la voleva prestigiosa capitale e tale aspirazione fu il punto di partenza dell'azione dell'urbanista. i modelli edilizi di riferimento divennero allora l'immeuble de rapport (immobile suddiviso in appartamenti, appartenente ad un unico proprietario, costruito a scopo di investimento), e l'hôtel particulier (immobile di prestigio, di lusso e di rappresentanza appartenente ad un unico proprietario, già presente nella cultura architettonica e urbanistica francese). se l'obiettivo economico dell'attività di haussmann era impiegare e moltiplicare gli enormi profitti dell'epoca e riorganizzare la rendita immobiliare parigina, l'obiettivo politico era quello di conferire a parigi un'immagine di modernità e prestigio, valorizzando i monumenti esistenti e costruendone altri. haussmann ebbe l'ossessione della linea retta, ciò che fu chiamato ‘il culto dell'asse' nel XVII secolo. in omaggio a questo ideale, fu pronto ad amputare spazi strutturanti della città, come il giardino del luxembourg. a tal fine, la tecnica era di puntare diversi assi urbanistici verso il monumento assunto come centro d'interesse. l'esempio più rappresentativo di questo metodo è la place de l'etoile, da cui si diramano dodici viali, i più celebri dei quali è l'avenue des champs-elysées. complessivamente, si stima che i lavori del barone haussmann interessarono il 60% di parigi.

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