
progetti | Viabizzuno progettiamo la luce
scopri tutti i progetti e i lavori Viabizzuno in collaborazione con i più importanti architetti e progettisti nel mondo.
it
al quirinale il ‘viaggio tra i capolavori della letteratura italiana’
luogo:roma, italia
progetto:desanctis pieri architetti associati
committente:fondazione desanctis
progetto illuminotecnico:marionanni
direzione lavori:arch. simona pieri
in occasione dei 150 anni dell’unità d’italia la fondazione de sanctis ha organizzato una mostra all’interno del palazzo del quirinale dedicata ai manoscritti originali di alcuni dei maggiori capolavori della letteratura italiana, dal decamerone di boccaccio ai promessi sposi di manzoni.
gli spazi del quirinale sono stati sapientemente reinterpretati attraverso l’allestimento curato nei minimi dettagli dall’architetto simona pieri dello studio desanctis pieri architetti associati, che e’ stata anche l’ideatrice, con francesco de sanctis, del progetto espositivo. la suggestiva cornice della mostra è realizzata con una particolare attenzione alla ricerca dei materiali idonei alla conservazione dei delicatissimi manoscritti.
quinte nere autoportanti hanno creato nuovi spazi ritagliati all’interno degli ampi saloni, oscurando tutto ciò che non sia funzionale alla contemplazione dei manoscritti.
ogni teca dedicata ad un autore accoglie un singolo manoscritto inquadrato in una cornice realizzata in passepartout acid free, come un quadro tridimensionale. l’intera esposizione si svolge lungo le pareti perimetrali attraverso la giustapposizione di teche verticali, senza soluzione di continuità, e permette al visitatore di avvicinarsi per un'attenta visione dei documenti senza doversi chinare o sporgere in avanti.
al centro della sala una teca free standing accoglie il manoscritto autografo della storia della letteratura italiana di francesco de sanctis che lega come un fil rouge il percorso espositivo che parte dal 1200 fino ad arrivare ai suggestivi autografi ottocenteschi di leopardi e manzoni, contemporanei di de sanctis.
per illuminare tali opere d’arte, la fondazione de sanctis si è affidata al progettista mario nanni perchè la sua luce narrativa ed emozionale diventasse strumento di comunicazione, dando vita all'immortalità troppo spesso dimenticata dei testi scritti.
non potendo superare determinati valori di lux e dovendo conservare inalterata la temperatura all'interno delle teche, mario nanni ha trattato la luce come lo sguardo del nostro occhio sulle parole scritte: un fascio puntuale, silenzioso, attento, delicato. curioso e non invasivo. sulle teche sigillate è stato posizionato il profilo 13x8, cablato con led da 3000K, con supporto d'appoggio regolabile in modo da poter gestire la luce al di fuori del volume che conserva il manoscritto. il led è dimmerabile in modo da poterne gestire l'intensità luminosa.
sulla teca speciale dedicata al manoscritto autografo di de sanctis si appoggia invece la topolino, un corpo illuminate studiato per ottenere la giusta luce sugli oggetti esposti in volumi di vetro e per l’occasione rivisitato in un'edizione a batteria con un led da 1W, dimmerabile, e una finitura my nero Viabizzuno, in modo che fosse morbido al tatto e invitasse ad essere toccato e usato come un mouse sul vetro della teca. la nuova topolino permette di afferrare la luce e posizionarla sopra alle parole che si vogliono leggere, far interagire lo spettatore con l'opera, farla leggere nel migliore dei modi.
la luce va oltre l'oggetto: è contenuto, significato, testo e immagine. è una luce essenziale e grafica, invisibile, percepibile solo per la presenza dell'effetto luminoso, non per l'oggetto del corpo illuminante. i piccoli tagli di luce rispettano i valori di illuminamento massimo prescritti per la salvaguardia dei manoscritti; non si superano mai i 50lux, per rispettare e mantenere inalterati carte e inchiostri.
il progetto della luce per questa mostra al quirinale non si ferma solo all'illuminazione degli scritti, ma fa nascere dei veri e propri libri di luce: le poesie di luce di mario nanni che si declinano sulla carta… bianca, perchè scritta dalla luce, non dall'inchiostro. i due libri di luce si inseriscono tra i manoscritti come icone letterarie che con le moderne tecnologie raccontano attraverso l'uso di immagini e parole di luce la storia dei nostri scritti, dei nostri grandi maestri, la nostra storia.
scorri
.jpg)





