progetti | Viabizzuno progettiamo la luce

palazzo braschi, gioiello barocco-neoclassico affacciato su piazza navona, ha ospitato la prima grande mostra dedicata a un secolo di storia del costume cinematografico italiano, curata dalla cineteca di bologna. oltre 100 abiti originali esposti insieme a decine di bozzetti, oggetti, disegni, fotografie, documenti storici e sequenze cinematografiche. abiti da oscar come quelli del caposcuola piero tosi (oscar alla carriera nel 2013) e di milena canonero, che dopo tre statuette (per barry lyndon, momenti di gloria e marie antoniette) ha ottenuto l’oscar per i migliori costumi anche nel 2015 con il film gran budapest hotel. la mostra ha voluto superare lo stereotipo di una semplice galleria di costumi per far emergere il senso di una scuola, di una tradizione artigiana nazionale che ha fatto grande il cinema, italiano e internazionale: quella dei disegnatori e dei laboratori di sartoria. il percorso si snoda dai vestiti delle dive del muto a quelli de la grande bellezza, passando per i costumi di guerra e pace, di sofia loren in matrimonio all’italiana, alberto sordi ne il marchese del grillo e l’indimenticabile abito di crinolina di claudia cardinale nel gattopardo. i costumi in mostra sono stati valorizzati anche dall'allestimento luci di luca bigazzi, tra i più apprezzati direttori della fotografia del panorama contemporaneo (è stato direttore della fotografia per la grande bellezza) realizzato in collaborazione con Viabizzuno: la luce, naturalmente velata, crea un gioco di luci e ombre che restituisce alle stoffe e ai colori la loro vita cinematografica, richiamando gli illustri attori che li hanno indossati e le loro storie.