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haus balma
luogo:vals, svizzera
progetto:kengo kuma
committente:truffer ag
progetto illuminotecnico:Viabizzuno
vals, un pittoresco villaggio svizzero fra le alpi del canton grigioni, è noto nel mondo dell’architettura e del design per diverse ragioni, tra cui la sua caratteristica quarzite, una pietra apprezzata dai progettisti per la sua resistenza ed il caratteristico colore che va dal grigio, al verde, al blu. la famiglia truffer da oltre quarant’anni estrae e lavora questa pietra con l’obiettivo di sviluppare nuovi prodotti ed essere aperta alla costante innovazione. la filosofia imprenditoriale e la passione per l’architettura di questa azienda si riflette nel progetto della nuova sede: un edificio di quattro piani tra interrato e sopraelevati per svolgere funzioni diverse, progettato dal maestro dell’architettura kengo kuma. basata sulla geometria del triangolo, l’edificio ricorda una pagoda – richiamo alla terra d’origine dell’architetto – ma è stato pensato per integrasi tanto con la natura circostante quanto con il linguaggio architettonico del villaggio, mostrando l’eccezionalità della quarzite di vals in dettagli e applicazioni innovativi. la pietra stessa diventa elemento di connessione tra tradizione e contemporaneità, chiave che armonizza vetro, legno e metallo. l’eccezionalità di haus balma è stata riconosciuta anche da blt built design awards – iniziativa che riconosce premia le competenze di professionisti coinvolti nella realizzazione di progetti eccellenti, su base globale – insignendola del prestigioso premio ‘architectural design of the year’ per il suo grande impatto estetico, che dimostra chiaramente che le numerose sfide del mondo di oggi sono state tenute in considerazione. l’intenzione era di creare un ambiente unico che desse l’impressione di trovarsi all’interno di una cava. per questo gli intricati spazi costruiti su base triangolare sono strutturati e organizzati da un vuoto lineare centrale: la monumentale scala che corre in diagonale e in verticale per tutta la lunghezza del volume architettonico collega tutti i livelli dell’edificio. il grande lucernario diventa una lunga fessura di luce che esalta la texture della pietra e rappresenta il punto di riferimento principale per la progettazione della luce artificiale. l’edificio diventa così una metafora dell’attività e dello spirito della famiglia truffer: la cava è il nucleo che racchiude il lavoro, l’intraprendenza e la creatività. il piano terra accoglie i visitatori con un grande banco triangolare, richiamo della geometria fondamentale su cui si basa l’intero edificio. seguendo le stesse linee, si trova una sequenza di bacchetta magica, il cui design pulito si rende riconoscibile senza intaccare la preziosità dei materiali e la peculiarità dei volumi architettonici. un ulteriore apporto all’illuminazione diffusa è dato da foro, una soluzione progettata da un altro grande maestro che ha segnato il panorama architettonico di vals, peter zumthor. lungo le pareti in pietra a spacco naturale trovano spazio delle nicchie per esporre manufatti in quarzite di vals illuminati da faretti micromen, la cui miniaturizzazione garantisce da un lato un corpo illuminante non invadente, dall’altro una luce precisa e altamente performante dedicata ad ogni oggetto. mentre il primo piano ed il secondo piano sono dedicati agli uffici, al terzo piano si trovano due residenze private il cui progetto della luce segue sempre lo stesso principio: selezionare apparecchi di illuminazione che per finitura e capacità di integrazione si immergano nell’architettura lasciando che siano i materiali – ed in particolare la pietra – e le texture a parlare. nelle diverse stanze, i tagli della pietra creano linee spezzate dagli effetti caleidoscopici valorizzati dall’utilizzo di bacchetta magica e arcoled, mentre m1 micro scomparsa totale e p1 forniscono un’illuminazione diffusa diventando parte integrante del costruito. al piano interrato si trova uno spazio concepito come showroom, ma anche destinato ad incontri, eventi, concerti ed esposizioni. qui la luce naturale arriva tramite un ‘giardino sommerso’ sopra al quale si trova un lucernario. fra le suggestive travi in legno, n55 binario fornisce un’illuminazione puntuale che può essere facilmente modificata in base alle esigenze e alle riorganizzazioni dello spazio stesso. elemento unificante di tutti i piani è la scala, alta e stretta, circoscritta da pareti di pietra e illuminata dal grande lucernario. dall’alto, il fascio definito di n55 sagomatore marca le pedate dei gradini accompagnando le persone nel passaggio. lungo i muri, in una fessura sottile, si nascondono i led lineari fi50 che – permettendo la variazione della temperatura della luce bianca – contribuiscono alla valorizzazione della superficie della pietra, creando chiaro-scuri suggestivi.

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