progetti | Viabizzuno progettiamo la luce
scopri tutti i progetti e i lavori Viabizzuno in collaborazione con i più importanti architetti e progettisti nel mondo.
it
amorepacific
luogo:seul, sud corea
progetto:david chipperfield architects berlino (christoph felger, hans krause)
committente:amorepacific corporation
foto:christoph felger
Viabizzuno ha vinto la competizione
internazionale per lo sviluppo progettuale
e la fornitura di apparecchi di illuminazione
per il quartier generale di amorepacific,
multinazionale coreana di cosmetici.
con una superficie complessiva di 190.000mq,
l’edificio sorge in un’ex zona militare di seul attualmente oggetto di riqualificazione urbana,
al confine tra il cuore moderno della città
e il parco yongsan, rappresentando così il punto d’incontro tra tecnologia, presenza umana e natura.
lo studio david chipperfield architects di berlino, incaricato del progetto architettonico,
ha voluto dare con la luce
una forte identità ai differenti spazi.
l’edificio si presenta infatti
come una composizione di aree
con funzioni molto diverse tra loro:
museo, auditorium, uffici, zona vendite.
così nasce il concetto di una famiglia
di lampade flessibili alle diverse funzioni,
che offrono un’alta qualità della luce
e bassi costi di energia, ma soprattutto
bassissimi costi di manutenzione.
il progetto illuminotecnico
dello studio arup di berlino indaga
il rapporto tra la luce naturale e artificiale,
pertanto l’illuminazione di Viabizzuno
esprime qualità e massima resa cromatica
per il benessere di tutte le persone
che operano all’interno dell’edificio.
la luce naturale entra all’interno degli spazi
attraverso le ampie vetrate
che caratterizzano la facciata,
dove una serie di elementi verticali in alluminio consentono un controllo mirato
evitando qualsiasi effetto di abbagliamento.
Viabizzuno ha lavorato in stretta collaborazione
con i due studi berlinesi per concepire
una luce che si avvicini
quanto più possibile alle caratteristiche della luce solare.
per realizzare questo obiettivo
sono nate amp, lampade uniche al mondo,
che rivoluzionano il modo di concepire le ottiche.
infatti lensoptica amp,
sviluppata in occasione di questo progetto,
fornisce alle sorgenti luminose un’alta efficienza ottenuta utilizzando un materiale
ad altissima trasparenza, il polimetilmetacrilato
che, per mezzo di prismi catadiottrici
che riflettono il 90% del flusso luminoso incidente
e ne trasmettono il 10%,
garantisce una percentuale di emissione indiretta
non ottenibile con il riflettore in metallo.
la superficie emittente è costituta
da una matrice di microlenti
che regola in modo preciso
l’ampiezza angolare del fascio luminoso.
le lenti presentano diverse varianti
in termini di fascio luminoso emesso
(stretto, medio, largo, ellittico)
e di dimensioni (150mm, 180mm).
tutte sono dotate di attacco n55 con innesto rapido
che consente l’installazione su propulsore dinamico n55 e garantisce la massima flessibilità
nella gestione della luce richiesta dai diversi spazi
e da eventuali modifiche nella disposizione degli arredi. per garantire il massimo comfort spaziale e visivo a chi lavora nell’edificio,
gli alimentatori sono integrati a bordo lampada
e sono utilizzati driver dimmerabili dali
con range di dimmerazione 1-100%, flicker free.
il progetto illuminotecnico prevede per i diversi spazi
temperature colore specifiche: 4000K CRI pari a 98 per gli uffici,
le aree vendita e le zone comuni, mentre la temperatura di 3000K,
con un CRI pari a 98, è stata adottata per il ristorante e il museo.
tutte le sorgenti elettroniche led presentano step macadam pari a 1.
una parte importante del progetto
è stato lo studio dei dettagli di montaggio
e cablaggio che Viabizzuno ha sviluppato in collaborazione con gli architetti,
gli elettricisti e gli impiantisti per semplificare
e rendere efficace l’installazione degli apparecchi di illuminazione.
il corpo lampada amp, costituito da un dissipatore
in estruso di alluminio alettato, prevede infatti
tre diverse tipologie di installazione:
soffitto, sospensione e incasso.
quest’ultima caratterizza la maggior parte
degli oltre 22.000 apparecchi di illuminazione forniti.
una staffa dotata di un sistema meccanico di centraggio
permette di fissare il corpo illuminante a solaio,
garantendo allo stesso tempo il posizionamento
perfettamente centrato in ogni riquadro del controsoffitto.
in questo tipo di installazione, viene utilizzata una lente dotata di carter
per impedire l’illuminazione del solaio e degli impianti sovrastanti.
le lampade montate a plafone presentano
un corpo identico alla versione incasso,
differendo solo nella modalità di staffaggio.
come richiesto dai lighting designer dello studio arup,
la lente emette una luce diretta verso il pavimento,
a cui si aggiunge un contributo indiretto
destinato ad illuminare il soffitto.
i corpi a sospensione presentano due soluzioni,
entrambe con luce diretta e indiretta.
nel ristorante gli architetti hanno scelto di utilizzare n55 sospensione
con propulsore dinamico n55 di tipo 55/350,
equipaggiato con ottica 150 stretta,
per concentrare l’illuminazione sul tavolo.
nell’atrio monumentale di ingresso
è stata adottata la seconda soluzione a sospensione,
apparecchi di illuminazione caratterizzati
da un tubo di diametro 55mm
che sostiene il dissipatore, equipaggiato a sua volta
con lente di diametro 300mm, ottica stretta.
la lampada così configurata produce
un flusso effettivo pari a 6700lm,
consentendo di illuminare in maniera efficace gli ampi volumi dell’atrio.
grande attenzione è stata prestata alle esigenze di manutenzione,
scegliendo di utilizzare un unico corpo lampada
e solo tre modelli di alimentatore per l’intero impianto,
lenti intercambiabili e apparecchi di illuminazione facili da rimuovere.
le performance illuminotecniche della famiglia amp
vanno incontro al concetto di architettura sostenibile,
grazie a diverse caratteristiche
tra cui l’elevata efficacia luminosa, che raggiunge i 114lm/W,
e la possibilità di riutilizzare i materiali impiegati.
infatti in caso di guasto il corpo lampada non deve essere smaltito,
ma può essere rigenerato e installato nuovamente,
in modo da massimizzare il riciclaggio dei componenti.
questo progetto, grazie all’esperienza di Viabizzuno nella luce,
all’attenzione al design dello studio chipperfield
e alle ricerche avanzate dello studio arup in ambito illuminotecnico,
ha permesso di sviluppare apparecchi di illuminazione
flessibili alle diverse esigenze
e sofisticate dal punto di vista ottico
che offrono un’elevata qualità della luce
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